14 Settembre 2024

TUMORE DELLA CERVICE UTERINA: PEMBROLIZUMAB PIÙ CHEMIORADIOTERAPIA RIDUCE DEL 33% IL RISCHIO DI MORTE RISPETTO ALLA SOLA CHEMIORADIOTERAPIA NELLE PAZIENTI CON NUOVA DIAGNOSI DI MALATTIA LOCALMENTE AVANZATA AD ALTO RISCHIO

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RAHWAY, N.J., 14 settembre 2024 – Per la prima volta in oltre 20 anni migliora la sopravvivenza globale nel tumore della cervice uterina localmente avanzato ad alto rischio. Lo dimostrano i risultati dello studio KEYNOTE-A18, coordinato da una ricercatrice italiana, la Professoressa Domenica Lorusso, che ha evidenziato i risultati dell’immunoterapia con pembrolizumab più chemioradioterapia. I dati sono stati presentati nel Simposio Presidenziale del Congresso 2024 della European Society for Medical Oncology (ESMO) (Presentazione #709O), in corso a Barcellona, e pubblicati contemporaneamente su The Lancet.
Sono stati presentati oggi i risultati di sopravvivenza globale (OS) dello studio di Fase 3 KEYNOTE-A18, conosciuto anche come ENGOT-cx11/GOG-3047, che ha valutato pembrolizumab, terapia anti-PD-1 di MSD, in combinazione con chemioradioterapia (CRT) concomitante nelle pazienti con nuova diagnosi di tumore della cervice uterina localmente avanzato ad alto rischio (FIGO 2014 stadio IB2-IIB con linfonodi positivi e stadio III-IVA con o senza linfonodi positivi). Al follow-up mediano di 29,9 mesi (intervallo, 12,8-43,0), pembrolizumab in combinazione con CRT concomitante ha ridotto il rischio di morte del 33% (HR=0,67 [CI 95%, 0,50-0,90]; p=0,0040) rispetto alla sola CRT concomitante per queste pazienti.

Nelle pazienti che hanno ricevuto il regime a base di pembrolizumab, il tasso di sopravvivenza globale a 36 mesi è risultato dell’82,6% rispetto al 74,8% per le pazienti che hanno ricevuto la sola CRT concomitante. La OS mediana non è stata raggiunta in nessuno dei due gruppi. Il profilo di sicurezza di pembrolizumab in questo studio è risultato in linea con quello osservato negli studi riportati in precedenza; non sono stati identificati nuovi segnali di sicurezza.

Ogni anno, in Italia, si stimano circa 2500 nuove diagnosi di tumore della cervice uterina. “È una delle cause principali di morte da cancro nelle donne a livello globale, ma i progressi terapeutici degli ultimi anni non hanno dimostrato un beneficio di sopravvivenza significativo per le pazienti con malattia localmente avanzata ad alto rischio – spiega Domenica Lorusso, Principal Investigator dello studio KEYNOTE-A18, lead investigator per ENGOT, Professore Ordinario di Ostetricia e Ginecologia alla Humanitas University e Direttore del Programma di Ginecologia Oncologica Humanitas San Pio X di Milano -. La combinazione di pembrolizumab con la chemioradioterapia concomitante esclusiva aumenta in modo statisticamente significativo e clinicamente rilevante la sopravvivenza globale in queste pazienti. Per la prima volta in oltre 20 anni in cui non vi sono stati reali progressi, questa combinazione cambia lo standard di cura, finora rappresentato dalla sola chemioradioterapia concomitante”. “Siamo molto orgogliosi del risultato ottenuto, presentato nel Presidential Symposium – continua la Prof.ssa Lorusso -. Al Congresso ESMO 2023 erano stati illustrati i risultati di sopravvivenza libera da progressione. I dati aggiornati, che includono anche la sopravvivenza globale, consolidano il valore della nuova combinazione. L’aggiunta dell’immunoterapia con pembrolizumab alla chemioradioterapia consentirà di portare a una potenziale guarigione un maggior numero di pazienti. Ricordiamo infatti che si tratta di uno stadio di malattia potenzialmente curativo”.

KEYNOTE-A18 è uno dei quattro studi di Fase 3 di un regime a base pembrolizumab negli stadi precoci del tumore che dimostra un beneficio di OS, che comprendono KEYNOTE-522 nel carcinoma mammario triplo negativo di nuova diagnosi ad alto rischio, KEYNOTE-671 nel tumore del polmone non a piccole cellule resecabile di stadio II, IIIA o IIIB (in entrambi gli studi come trattamento con chemioterapia prima della chirurgia e a seguire come agente singolo dopo la chirurgia comparato alla chemioterapia preoperatoria), e KEYNOTE-564 nel carcinoma renale nei pazienti a rischio intermedio-alto o alto di recidiva dopo la nefrectomia, o in seguito a nefrectomia e resezione di lesioni metastatiche (comparato a placebo).

“MSD è impegnata nel progresso della ricerca per le persone affette dai tumori femminili, compresi quelli in stadio iniziale, che offrono maggiori possibilità di risultati migliori”, dichiara Gursel Aktan, Vicepresidente, global clinical development, Merck Research Laboratories. “Questi risultati mostrano che il regime a base pembrolizumab può ridurre il rischio di morte di un terzo rispetto alla sola CRT, dimostrando il potenziale di questo regime di offrire beneficio alle pazienti appropriate con tumore della cervice localmente avanzato ad alto rischio”.

Questi risultati verranno discussi con le autorità regolatorie a livello mondiale. Come già riportato, KEYNOTE-A18 ha soddisfatto l’altro endpoint primario di sopravvivenza libera da progressione (PFS) nel 2023. I dati di PFS sono stati presentati al Congresso ESMO 2023 e hanno supportato l’approvazione da parte della Food and Drug Administration (FDA) di pembrolizumab in combinazione con CRT per il trattamento delle pazienti con tumore della cervice di Stadio III-IVA FIGO 2014 a gennaio 2024.

Negli Stati Uniti, pembrolizumab ha due altre indicazioni approvate nel tumore della cervice: in combinazione con chemioterapia, con o senza bevacizumab, per il trattamento delle pazienti con tumore della cervice persistente, ricorrente o metastatico con espressione di PD-L1 [Punteggio Positivo Combinato (CPS) ≥1] determinato da un test approvato dalla FDA; e come singolo agente per il trattamento delle pazienti con tumore della cervice ricorrente o metastatico con progressione di malattia durante o dopo chemioterapia, con espressione di PD-L1 (CPS ≥1) determinato da un test approvato dalla FDA. In Europa, pembrolizumab, in associazione a chemioterapia con o senza bevacizumab, è indicato nel trattamento del carcinoma della cervice persistente, ricorrente o metastatico negli adulti il cui tumore esprime PD-L1 con un CPS ≥ 1.

Come annunciato, i dati relativi a più di 20 tipi di cancro dal vasto portfolio oncologico e dalla pipeline investigativa di MSD verranno presentati al Congresso ESMO 2024

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